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Vincere la sfida della formazione online, tenendo viva la dimensione relazionale

Una delle principali sfide nell’organizzare percorsi di formazione online che includano attività asincrone consiste nel salvaguardare la dimensione relazionale dell’apprendimento.

Con “asincrono” ci riferiamo alla possibilità per i partecipanti di accedere alle informazioni, di svolgere le attività di verifica e di comunicare con docenti e altri corsisti, senza essere necessariamente attivi nello stesso momento.

Come mantenere viva la relazione? Quali momenti di interazione vanno pensati e programmati?

Proviamo qui a rispondere a questi interrogativi, analizzando un caso d’uso: parleremo di percorsi di formazione blended, con un mix di auto-apprendimento da remoto, presenza di un docente/formatore e attività e momenti formativi sincroni.

Le dinamiche di una piattaforma di formazione in self-study sono infatti caratterizzate da presupposti e obiettivi molto diversi, sia per i progettisti che per i partecipanti.

Che cosa si intende per attività asincrone nella formazione online? 

La formazione asincrona efficace mette al centro la persona in apprendimento, che può accedere in qualsiasi momento al materiale didattico depositato da un instructional designer su una piattaforma, disponibile in base ai suoi impegni e alla sua motivazione, senza la presenza simultanea di altri compagni e dei formatori. 

Accanto agli evidenti vantaggi in termini di flessibilità, accessibilità e costi,  l’apprendimento asincrono offre la possibilità di sviluppare un pensiero divergente e critico  (attraverso la ricerca di possibili nuove e creative spiegazioni1) e di ritornare in qualsiasi momento a consultare i materiali, consolidando così la conoscenza e la comprensione, oltre che incoraggiare i partecipanti ad essere soggetti attivi e responsabili del proprio percorso di apprendimento.

Per potere essere efficace, un’esperienza di apprendimento asincrono deve essere progettata dall’instructional designer in termini di riduzione dell’attrito cognitivo, sbloccando gradualmente i contenuti in funzione dell’apprendimento e facilitando l’orientamento nel percorso attraverso  una mappa di navigazione semplice e chiara.

Per potere essere efficace, la progettazione di un’esperienza di apprendimento asincrono deve essere pensata dall’instructional designer in maniera molto dettagliata, ad esempio anticipando i passaggi in cui gli studenti potrebbero far fatica per avere contezza di quanto hanno appreso fino a quel momento, in modo da “sbloccare” i contenuti successivi.
Inoltre, è sicuramente importante aiutare gli studenti a visualizzare il loro “viaggio di apprendimento”, fornendo loro una mappa per navigare i contenuti del corso in modo semplice e chiaro
.

Quale modalità di utilizzo della tecnologia?

Per realizzare questo obiettivo, ovviamente la piattaforma di fruizione (LMS) che si decide di utilizzare è fondamentale.  Questa deve essere quanto più possibile dotata di un’interfaccia semplice, immediata nel suo utilizzo e soprattutto adeguata agli obiettivi di apprendimento.
La mancanza di accesso o di competenza rispetto ad essa può creare non poche difficoltà per studenti e docenti.

Un secondo elemento attiene alle modalità che l’instructional designer sceglie per trasmettere i contenuti del corso, tenendo presente che, quando non c’è nessuno a “guardarci”, il rischio di perdere la concentrazione e di distrarci è molto alto. Lo stesso può succedere agli studenti durante un’esperienza di apprendimento asincrono.

Possiamo immaginare che chi si iscrive ad un corso secondo questa modalità abbia già una buona base di autodisciplina, tuttavia è compito di chi progetta il corso quello di “tenere sul pezzo” gli studenti, aiutandoli a gestire al meglio tempo e risorse, per evitare che si perdano per strada.

Il grande fattore critico dell’apprendimento asincrono consiste nel fatto che gli studenti non possono alzare la mano per fare una domanda quando si imbattono in qualcosa che non comprendono

Per questo motivo, è compito di chi progetta il corso quello di “tenere sul pezzo” i partecipanti, anticipando quei passaggi in cui potrebbero far fatica e costruire dei momenti di attivazione o di valutazione che suppliscano alla mancanza di una relazione d’aula diretta e “calda”

Solo per esempio citiamo:

  • video o lezioni pre-registrati con pulsanti di attivazione
  • contenuti di condivisione social
  • attivazione di pre-reading, compiti, letture, dispense
  • link a podcast
  • assignement per ricerche/riflessioni individuali o di gruppo
  • richiesta di upload di presentazioni o elaborati
  • upload di “Quesiti per l’esperto”
  • attività di apprendimento come test e giochi (qui potete sbirciare l’importanza della gamification per la formazione)
 

Per questo motivo, è compito di chi progetta il corso quello di “tenere sul pezzo” i partecipanti, anticipando quei passaggi in cui potrebbero far fatica e costruire dei momenti di attivazione o di valutazione che suppliscano alla mancanza di una relazione d’aula diretta e “calda”

Solo per esempio citiamo:

  • video o lezioni pre-registrati con pulsanti di attivazione
  • contenuti di condivisione social
  • attivazione di pre-reading, compiti, letture, dispense
  • link a podcast
  • assignement per ricerche/riflessioni individuali o di gruppo
  • richiesta di upload di presentazioni o elaborati
  • upload di “Quesiti per l’esperto”
  • attività di apprendimento come test e giochi (qui potete sbirciare l’importanza della gamification per la formazione)
 

In conclusione, anche il corso di formazione online asincrono può portare ad un’esperienza efficace di apprendimento se si è in grado di adottare delle specifiche strategie che suppliscano alla mancanza di relazionalità. Vale la pena tentare per stimolare il pensiero divergente dei partecipanti, che è uno degli aspetti più innovativi in questo tipo di apprendimento!


  1. Asynchronous and synchronous online teaching: Perspectives of Canadian high school distance education teachers., Murphy, E., Rodríguez‐Manzanares, M. A., & Barbour, M. , British Journal of Educational Technology, 2011
  2. Learning effectiveness online: What the research tells us. Elements of quality online education, practice and direction Swan, K., 2003
  3. Increasing student engagement using asynchronous learning. , Northey, G., Bucic, T., Chylinski, M., & Govind, R. Nielsen, 2015, Journal of Marketing Education
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