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L’importanza di chiamarsi Esperto – il Subject Matter Expert nelle academy aziendali

Nei contesti aziendali contemporanei, l’apprendimento continuo dei dipendenti e la formazione efficace delle nuove risorse sono certamente vere e proprie “pietre angolari” per il successo e l’efficacia dell’organizzazione.
In questo senso, le Academy aziendali sono tra gli strumenti più potenti per vincere le sfide di un mercato in continua evoluzione e promuovere l’innovazione.

La creazione di una Academy, però, non è impresa da poco, e deve partire dall’individuazione chiara e precisa degli obiettivi che si pone, prima di passare alla definizione e alla strutturazione degli specifici percorsi formativi
L’efficacia della formazione richiede poi un approccio strategico e multidisciplinare, dove risulta cruciale il contributo del Subject Matter Expert (SME). 

Ma chi è uno SME? E che ruolo svolge? Scopriamolo insieme in questa breve introduzione ad una delle figure chiave del mondo L&D.

SME: più che un “semplice” esperto

Un Subject Matter Expert (letteralmente “esperto in materia”) è una figura – interna o esterna al contesto aziendale – che possiede competenze, conoscenze ed esperienze specialistiche in uno specifico campo (non è onnisciente!), acquisite in un periodo definito.
Questo insieme di competenze e conoscenze deve essere dimostrabile e documentato, affinché la qualifica di “esperto” e l’autorevolezza in uno specifico settore siano riconosciute.

Uno SME, quindi, deve necessariamente essere qualificato nelle competenze che esercita, ma il suo processo di apprendimento deve anche essere in continua evoluzione, per rimanere costantemente aggiornato sulle best practices nel suo specifico campo. È in questo contesto che la sua expertise diventa un elemento chiave nell’ambito dei processi formativi aziendali, soprattutto all’interno di una Academy.

Lo SME nella struttura formativa di un’Academy aziendale

All’interno di un Academy aziendale esistono differenti ruoli costitutivi indispensabili: se il Learning Architect e l’Instructional Designer sono le figure chiave che – rispettivamente – progettano e sviluppano i percorsi formativi (l’architetto disegna il quadro complessivo e lo scenario per l’apprendimento, mentre l’instructional designer trasforma questo quadro in attività didattiche concrete e coinvolgenti), il Subject Matter Expert rappresenta il “cuore” delle attività formative.

Il Subject Matter Expert è la figura in grado di fornire e validare i contenuti dei percorsi formativi, senza necessariamente essere anche il docente (trainer).
Lo SME si coordina principalmente con l’Instructional Designer, che deve essere in grado di tradurre le conoscenze verticali dello SME, strutturandole nelle modalità più adatte per l’apprendimento.

Il Subject Matter Expert è in grado di aggiungere valore alla formazione se, oltre a fornire i contenuti e le risorse didattiche, è capace di indicare come strutturarli gerarchicamente, di applicare le conoscenze teoriche allo specifico contesto aziendale (motivo per cui è auspicabile che sia una figura interna all’azienda), e – non da ultimo – si mantiene egli stesso in continuo aggiornamento su processi, know how e best practices del suo ambito professionale.

Il Subject Matter Expert, sempre supportato dalle altre figure presenti nella Academy, deve anche stabilire i target e gli obiettivi della formazione, individuando le competenze minime che i soggetti in formazione devono possedere al termine del processo, e in questo senso è il responsabile dei test di valutazione finali, strumento imprescindibile in ogni percorso formativo.

L’integrazione strategica dei Subject Matter Expert nei processi formativi aziendali, non solo migliora le competenze dei dipendenti e struttura organicamente, ottimizzandola, la formazione delle nuove risorse, ma favorisce anche l’innovazione e l’adattamento all’evoluzione del mercato.

L’azienda che investe nella formazione guidata dai Subject Matter Expert è in grado di creare una forza lavoro altamente qualificata e pronta ad affrontare le sfide del mercato. La loro influenza si estende oltre la mera trasmissione di conoscenze, abbracciando la creazione di un ambiente di apprendimento dinamico e il sostegno continuo allo sviluppo professionale.

Oltre l’expertise: sfruttare le competenze per una formazione efficace

Da quanto appena visto, si può dedurre l’importanza del ruolo del Subject Matter Expert nelle Academy aziendali.
La sua expertise tecnica e professionale può garantire la rilevanza e l’accuratezza dei contenuti dei corsi, offrendo una prospettiva autorevole e aggiornata sulle best practices e sulle tendenze emergenti.
Un SME di valore porta con sé non solo competenze tecniche, ma anche soft skills come la comunicazione efficace e la capacità di ascolto, fondamentali per trasmettere conoscenze complesse e comprendere le esigenze della formazione.

Il Subject Matter Expert dovrebbe anche essere dotato di pensiero analitico, per identificare pattern e proporre soluzioni efficaci, ed essere collaborativo, perché parte di un team composto da figure diverse provenienti da contesti differenti.
Nel contesto della formazione all’interno di una Academy aziendale, lo SME dovrebbe quindi essere in grado di:

  • fornire i contenuti più adeguati in relazione al suo specifico ambito di competenza;
  • garantire che tali contenuti siano accurati e aggiornati, con un livello di approfondimento e una selezione adeguati agli obiettivi della formazione stessa;
  • interfacciarsi efficacemente con l’Instructional Designer, stabilendo gli obiettivi dell’apprendimento, le attività da eseguire e i criteri di valutazione.
 
Chi si occupa di ideare e gestire una Academy, deve quindi porsi la questione su come interagire con un Subject Matter Expert per sfruttare al meglio la sua competenza.

I principali aspetti da tenere presente, soprattutto per chi si occupa della progettazione formativa, sono diversi e tutti rilevanti:

  • individuare poche e semplici keywords. Il Subject Matter Expert non si aspetta che l’Instructional Designer sappia tutto sulla sua area di competenza, ma almeno che abbia compiuto ricerche preliminari, arrivando preparato agli incontri.
    In questo modo, l’interazione sarà sicuramente più fruttuosa;
  • definire subito modalità, tempi e obiettivi. Un Subject Matter Expert risulta più collaborativo – e il suo apporto sarà di conseguenza più efficace – se viene coinvolto fin dalle fasi preliminari nel progetto complessivo della Academy;
  • fornire esempi concreti di percorsi formativi. Proprio grazie alle sue competenze approfondite, risultato di un lungo periodo di lavoro in uno specifico ambito, un Subject Matter Expert sarà più collaborativo se “visualizza” modalità e strumenti attraverso i quali la sua expertise viene veicolata.
  • rispettare il tempo che viene dedicato alla progettazione dei percorsi formativi. Un Subject Matter Expert, soprattutto se è una risorsa operativa all’interno dell’azienda, è in genere molto impegnato.
    Se da un lato sarà gratificante mettere le sue competenze a disposizione della Academy, non sempre la sua disponibilità può essere totale.
    Essere flessibili nei tempi e nei modi di collaborare con lui, rende lo SME ancora più disposto a contribuire al progetto formativo.

Individuare il Subject Matter Expert migliore in relazione agli obiettivi aziendali, saperlo sfruttare proficuamente, per poi strutturare adeguati percorsi formativi, con le modalità e gli strumenti più vantaggiosi per trasmettere le sue competenze: sono questi i traguardi – non privi di insidie – che una Academy dovrebbe porsi. 

L’utilizzo strategico del Subject Matter Expert, in conclusione, rappresenta una scelta vincente per chi mira a eccellere in un panorama aziendale in costante cambiamento.

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